lunedì 19 novembre 2012

Bicocca: Verbale del 19 novembre 2012

Argomento: Ambito, Struttura e Strategie dei Gruppi 5 Stelle.

Incontro presso l’Harry’ Bar in zona Bicocca, all’incontro partecipano anche due del gruppo di Piazza Istria, si decide per il futuro di provare a fare gli incontri insieme, quindi il gruppo diviene del quartiere Bicocca/Istria.
Presenti: Michele, Filippo, Giulio, Susanna, Andrea, Antonio (consigliere di zona 9), Renato

Michele: (procede con un riassunto delle modalità con cui si svolgono gli incontri del movimento)
Ricorda il banchetto di raccolta che si terrà in zona 9 (mostra volantino dell'evento)
Ricorda le prossime elezioni x cui occorre scegliere dei consiglieri da candidare, sul sito di Milano ci sono le modalità e le candidature a disposizione.

Vista l'assenza di argomenti particolari si farà un giro, con 1 minuto a testa, per decidere gli argomenti da trattare.

Michele: Economia, cosa ci aspetta. Euro non euro e come uscire dalla crisi.
Filippo: Crisi economica, interventi fatti fino ad ora e risultati prodotti.
Giulio(detto): Economia, lavoro, sanità e l'impatto delle microcriminalità. Soprattutto lavoro.
Susanna: Salute.
Andrea: Economia.
Antonio: Amianto in zona, riprese video del consiglio di zona.
Renato: (cita una mail ricevuta da Sem P. e le difficoltà trovate nel rispondergli) quindi ambito per i gruppi 5 stelle, locale o nazionale? In sostanza: ambito, struttura e strategia.

Si decide di parlare di ambito struttura e strategia.

Renato: Per realizzare cose concrete occorre esperienza, Forse servirebbero dei tecnici , degli esperti per ogni settore, quindi un governo di tecnici. Propone Medici x la sanità, Ingegneri per le infrastrutture, ecc ecc. Sulla strategia forse occorrerebbe sentire cosa stanno facendo gli altri gruppi in Italia e collegarli x un lavoro coordinato e integrato.

Michele: Mi sembra rischioso affidare tutto ai tecnici il rischio è che siano troppo chiusi. Forse si potrebbero creare dei gruppi misti che abbiano più competenze al loro interno. Questo a livello centrale, ma come si calerebbe nel livello locale? Forse creare un database che permetta di creare una struttura organica che consenta l'interazione fra gruppi.

Filippo: Ho sentito parlare tanti politici, ma poco di soluzioni concrete. Se ci sono esperti nel movimento bene, altrimenti c'è un altro modo, si potrebbe fare una riunione a livello cittadino x invitare Landini, che ora pare stia stringendo un'alleanza con il movimento degli studenti. Secondo me una persona così ci potrebbe aiutare a definire delle proposte e potrebbe essere un buon interlocutore per noi.

Giulio: Il consenso che stiamo raccogliendo è una spada di Damocle. Il nostro è un movimento di poco esperti al momento è sufficiente fare cose facili, ascoltare la gente. Vedere che problemi ci sono in ogni ambito quindi far andare quello che va e migliorare quello che non va, dare delle indicazioni ai legislatori. Ad esempio nella sanità, si parla tanto di costi ma non si parla delle conseguenze sui pazienti, vedi ad esempio il Galeazzi. Da quando è arrivato Formigoni, operano il più possibile, anche senza necessità, per lucrare i rimborsi regionali.

Susanna: Mi collego al discorso di Renato, ritengo che questa oggi sia la domanda che si fanno I cittadini nei confronti del movimento: “dov'è la struttura?” a chi ci si deve appoggiare? L'altro incontro a cui ho partecipato mi ha chiarito alcuni dubbi: l'idea del portavoce mi piace molto, ma il portavoce deve anche saper fare. Le strutture da Gestire sono complicatissime, occorre gestire il pregresso e intanto cambiare direzione. Abbiamo allevato una pletora di leghisti, anche loro partivano da zero.

Andrea: I tecnici sono pericolosi, ci vogliono dei politici che diano degli ordini ai tecnici. I tecnici finirebbero per fare gli interessi dei loro amici o a prendere ordini dai banchieri. Abbiamo già visto cosa fanno I governi tecnici, vedi il governo Monti.
Dobbiamo arrivare al governo con già dei piani precisi, pochi idee precise.
Se, come credo, arriveremo secondi, dovremo fare la nostra parte e seguire le nostre priorità anche se non abbiamo la maggioranza.

Antonio: Io come altri del movimento, siamo volontari. Io ci metto l'impegno e l'attenzione ma le soluzioni vere sono difficili da creare. Noi facciamo politica part time.
Non è che gli esperti non esistono, ma ora I tecnici sono pilotati verso interessi privati.
Quelli che verranno eletti avranno tutto il tempo per occuparsi della cosa pubblica, magari accedendo a degli esperti per le soluzioni di dettaglio.

Renato: Colpito da intervento di Antonio. In ogni caso, se andiamo al governo poi ci avvaliamo di tecnic, intesi come specialisti, gli attuali “tecnici” in realtà sono esperti di finanza. Comunque gran parte del lavoro non necessita sempre di specialisti. L’importante e che le persone elette siano oneste, poi queste persone chiederanno consigli agli esperti che li aiuteranno, ma intanto indicano la direzione del lavoro da fare.

Michele: Quello su cui dovremo lavorare sono gli amministratori della cosa pubblica. Attualmente vengono messi a capo delle strutture pubbliche persone che hanno la tessera giusta invece servono tecnici con esperienza vera sul settore particolare. Se il politico è attento ad ascoltare il cittadino può indirizzare il tecnico che a questo punto viene messo a capo di una struttura. Quindi il politico avrebbe funzione di controllo verso I gestori delle funzioni pubbliche. Occorre verificare gli stipendi e rendere I redditi pubblici.

Filippo: Voi conoscete degli esperti nel movimento? Perché più che tecnici ci occorrono degli esperti. I tecnici sono dei politici mentre a noi occorrono degli esperti. Quindi occorre avvalersi di esperti che siano alternativi a quelli esistenti. Otre agli esperti del movimento ne occorrono anche altri, che abbiano degli indirizzi politici diversi da quelli esistenti. Ho seguito Landini in TV è un sindacalista e mi piacciono le sue posizioni.

Giulio: (replicando a Filippo) La TV come fa pubblicità ad una bottiglia d'acqua la fa ai politici, quando ci mostra tanto qualcuno è perché vuole farcelo “comprare” ovvero votare. (Spiega come funziona la cassa-integrazione). Ho le prove che il sindacato rallenta di proposito le procedure di pagamento, con I sindacati io ci andrei molto cauto.

Susanna: Non ci sono solo i sindacati confederali, ci sono anche quelli che lavorano in sordina e che funzionano. Se devo pensare a me, per la mia formazione io sono un tecnico, secondo me chi può portare aiuto deve essere uno che conosce la materia.
Ora, il movimento avrà un progetto no? (Michele: il progetto è dare potere ai cittadini)
Ok, ma se ci sono le indicazioni ci dovranno essere dei cittadini che sostengono il programma che comunque dovrà essere scritto. In ogni caso il controllo delle persone che manderemo la ci dovrà essere.

Andrea: Oggi occorrono delle scelte rapide. Come altri paesi moderni con pochi parlamentari, dove è il presidente che alla fine prende le decisioni importanti. Oggi tutti dicono che c'è la crisi ma nessuno dice perché. La crisi non è venuta giù dal cielo, è stata creata dalle persone per uno scopo.
Chiedono austerità poi guardi I loro conti e hanno dei conti altissimi.

Antonio: Certo che le persone elette si muoveranno secondo I principi del movimento.
Le decisioni importanti le deve prendere il popolo e non una persona sola, altrimenti è una dittatura.
Oggi al comune di Milano si trovano ancora più in difficoltà perché hanno mandato a casa i vecchi dirigenti, che per quanto erano strapagati mandavano avanti la baracca, mentre oggi si trovano con dei manager con la tessera di partito ma completamente incapaci di lavorare. Allora sarebbe meglio il “reddito garantito universale”, almeno queste persone continuerebbero a non fare nulla, ma lo farebbero a casa loro, lasciando il posto a chi invece vuole lavorare.